Disse “marocchino di merda” e “cinese di merda” a due suoi alunni. Prosciolto dall’accusa di abuso di mezzi di correzione e razzismo.

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Un insegnante di scuola media del torinese, Salvatore A., è stato assolto dal tribunale di Torino dalle accuse di abuso di mezzi di correzione con sfondo razzista, per aver pronunciato le frasi “marocchino di merda” e “cinese di merda” nei confronti di due suoi allievi. Secondo il giudice mancano i presupposti per sostenere il «pericolo di danno al corpo o alla mente» dei giovanissimi alunni. Non si tratterebbe, dunque, delle ipotesi di reato succitate, ma solo di una “semplicissima” ingiuria, reato che è stato, come è noto, depenalizzato di recente e che prevede solo la sanzione dell’obbligazione civile. Su La Stampa il docente ha sempre respinto al mittente le accuse: “Ma quale razzismo? Mi è scappato e ho chiesto scusa. Guardi che non sono mica razzista, ho amici di colore, non ho frequentazioni di estrema destra […] A scuola ho sempre insegnato a non discriminare, a non fare differenze tra italiani e stranieri. Figuriamoci se ho istigato all’odio razziale…”  . Il docente ha dichiarato di volersi rivalere civilmente sul Provveditorato agli Studi e sul Ministero dell’Istruzione per i danni morali e materiali subiti, anche in virtù del fatto che per le espressioni di cui si parla era stato sospeso dal servizio per tre giorni.

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