Diffamazione: il diritto di satira nei siti web – Sentenza del Tribunale di Pisa del 18/11/2010
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La critica:
«corrisponde al punto di vista di chi la manifesta e di conseguenza non può che essere fondata su un’interpretazione necessariamente soggettiva di fatti e comportamenti».
«(è) iperbole, paradosso, ricerca del grottesco e del sensazionale è svincolata da forme convenzionali non può essere ingabbiata in rigidi schemi precostituiti».
(…)
«non può essere considerato satirico un gratuito insulto sol perché espresso in una parafrasi o in una similitudine più o meno fantasiosa».
Si osserva che:
«la satira possa essere realizzata anche con una rielaborazione della home page di un sito, laddove (…) siano utilizzati toni ironici e sarcastici, che strangolano i contenuti concettuali dell’opera parodiata pur con la realizzazione dei suoi stessi elementi estrinseci e la conservazione della forma esteriore».
«corrisponde al punto di vista di chi la manifesta e di conseguenza non può che essere fondata su un’interpretazione necessariamente soggettiva di fatti e comportamenti».
«(è) iperbole, paradosso, ricerca del grottesco e del sensazionale è svincolata da forme convenzionali non può essere ingabbiata in rigidi schemi precostituiti».
(…)
«non può essere considerato satirico un gratuito insulto sol perché espresso in una parafrasi o in una similitudine più o meno fantasiosa».
Si osserva che:
«la satira possa essere realizzata anche con una rielaborazione della home page di un sito, laddove (…) siano utilizzati toni ironici e sarcastici, che strangolano i contenuti concettuali dell’opera parodiata pur con la realizzazione dei suoi stessi elementi estrinseci e la conservazione della forma esteriore».