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Allora, tanto perché il mio pensiero sia chiaro:
a) Sono favorevole a un governo tecnico a termine (non "di transizione") e di ampia base parlamentare guidato da una personalità di prestigio. Ritengo che questa personalità sia Mario Monti.
b) Ritengo anche che l’opzione Monti sia l’unica percorribile. Ma è anche, si veda il caso, la migliore.
c) Di Pietro che annuncia di non voler votare il prossimo governo Monti commette un’azione insensata e fuori da ogni contesto di ragionevolezza democratica.
Ho già preso (e definitivamente) le distanze da Di Pietro.
A questo punto difendere l’indifendibile è un atteggiamento, se non suicida, almeno autolesionistico, e non è neanche possibile assistere inermi al continuo scempio di congiuntivi. Quando ho votato Di Pietro l’ho fatto perché c’era bisogno di una persona che facesse, non che parlasse.
Adesso è tornato il momento dell’importanza delle parole, della normalità, di riprenderci ciò che ci eravamo persi.
Se Di Pietro vuole salire sul carroccio leghista e votare con la stessa legge porcellum di cui ha auspicato l’abolizione per via referendaria faccia pure.
E ci dimostri, finalmente, chi sono i veri alleati di Berlusconi.
a) Sono favorevole a un governo tecnico a termine (non "di transizione") e di ampia base parlamentare guidato da una personalità di prestigio. Ritengo che questa personalità sia Mario Monti.
b) Ritengo anche che l’opzione Monti sia l’unica percorribile. Ma è anche, si veda il caso, la migliore.
c) Di Pietro che annuncia di non voler votare il prossimo governo Monti commette un’azione insensata e fuori da ogni contesto di ragionevolezza democratica.
Ho già preso (e definitivamente) le distanze da Di Pietro.
A questo punto difendere l’indifendibile è un atteggiamento, se non suicida, almeno autolesionistico, e non è neanche possibile assistere inermi al continuo scempio di congiuntivi. Quando ho votato Di Pietro l’ho fatto perché c’era bisogno di una persona che facesse, non che parlasse.
Adesso è tornato il momento dell’importanza delle parole, della normalità, di riprenderci ciò che ci eravamo persi.
Se Di Pietro vuole salire sul carroccio leghista e votare con la stessa legge porcellum di cui ha auspicato l’abolizione per via referendaria faccia pure.
E ci dimostri, finalmente, chi sono i veri alleati di Berlusconi.