Coltivare una comunità letteraria in Nepal

Saguna Shah, fondatrice di BOOkahOlics. Immagine ricevuta dall’autore, utilizzata con la sua autorizzazione.
La cultura della lettura [en, come i link seguenti] in Nepal sta prendendo progressivamente sempre più piede influenzata dalla globalizzazione e da un accesso sempre maggiore alle tecnologie. Tuttavia, nonostante tali progressi, resta ancora poco sviluppata, con un ampio margine di crescita.
Ciononostante ci sono persone entusiaste che lavorano attivamente per cambiare tale scenario e un nome che tra questi spicca è quello di Saguna Shah — una personalità eclettica nella scena letteraria e culturale del Nepal. Saguna Shah è conosciuta come scrittrice, traduttrice, attrice teatrale, insegnante e fondatrice di bOOkahOlics, il più grande club del libro online del Nepal. Al di là delle sue attività letterarie, Shah svolge un ruolo cruciale nel forgiare la cultura della lettura in Nepal tramite il suo club del libro, gli incontri mensili e i workshop di scrittura creativa. bOOkahOlics non è diffuso solo in Nepal, viene anche molto utilizzato da amanti dei libri nepalesi che risiedono in vari paesi, permettendo loro di avere uno spazio per entrare in contatto sulla base della loro passione comune per la lettura e la letteratura.
Bhupeen, un poeta e romanziere del Nepal, membro di bOOkahOlics, ha condiviso il suo ottimismo in un’intervista a Global Voices, affermando: “la profondità dello studio e della ricerca che vengono portati avanti all’interno del gruppo bOOkahOlics infonde in me la speranza che la cultura del libro in Nepal stia diventando vivace e forte.” Egli ha rimarcato l’entusiasmo dei giovani lettori e la loro apertura a diversi generi letterari.
Un altro membro, Nirmala Prasai Sapkota, una BookTuber che vive nel Regno Unito, in un’intervista rilasciata a Global Voices concorda con tale stato d’animo, dicendo: “È un gruppo attivo di persone appassionatissime di libri… La parte migliore di bOOkahOlics è ‘Chakati Bahas’ (collana mensile di recensione di libri) che amo e apprezzo molto,” riflettendo sull’impatto di enorme portata che il gruppo ha sui lettori. Anche un altro membro, Jayant Sharma, un traduttore dell’Australia, riconosce il progresso del gruppo, osservando che “la cultura della lettura in Nepal non è mai stata particolarmente forte ma ha fatto passi significativi negli ultimi anni, come si può vedere dall’aumento dei club di lettura e delle conversazioni sui libri, specialmente a Kathmandu.” Egli pone l’accento sulla necessità di continuare a nutrire l’interesse per la letteratura nepalese e su come bOOkahOlics sia stato fondamentale nel cambiare il panorama letterario del paese.
Global Voices ha intervistato Saguna Shah tramite email per capire che ruolo ha svolto nel trasformare la cultura della lettura in Nepal e per mostrare come le sue iniziative, quali bOOkahOlics, stiano mettendo in contatto tra loro i lettori nepalesi. Tale intervista è stata adattata per ragioni di lunghezza e chiarezza.
Sangita Swechcha: Ci può raccontare della nascita di bOOkahOlics e di come esso si sia trasformato nel corso degli anni? Che cosa l’ha ispirata ad avviare il più grande club di libri online del Nepal?
Saguna Shah: Reading, though inherently an act of solitude, demands active engagement with the text itself. However, my quest for learning extended beyond this solitary pursuit. After completing my Master’s degree and beginning my career in teaching literature, I sought more than just classroom discussions; I longed to be among others who shared my love for books and engaged in thoughtful conversations outside of academic settings. Despite my enthusiasm for discussing literature on social media, some perceived my passion as pretentious. In 2011, with limited platforms available for meaningful literary discussions, I had an idea: to create a virtual space dedicated solely to book discussions. Thus, bOOkahOlics was born, starting with just a handful of friends.
Saguna Shah: La lettura, anche se di per sé è un atto di solitudine, necessita di coinvolgimento attivo con il testo stesso. La mia sete di conoscenza tuttavia andava oltre questa ricerca solitaria. Dopo aver concluso il Master e aver iniziato la mia carriera nell’insegnamento della letteratura, non mi bastavano le semplici discussioni in classe; desideravo essere tra persone che condividevano il mio amore per i libri e che volessero avere conversazioni di riflessione al di fuori degli ambienti accademici. Nonostante il mio entusiasmo nel discutere di letteratura sui social media alcune persone hanno percepito la mia passione come pretenziosa. Essendo poche piattaforme disponibili per condurre conversazioni letterarie significative, nel 2011 ho avuto un’idea: creare uno spazio virtuale dedicato esclusivamente alle conversazioni sui libri. Così è nato bOOkahOlics, partendo da un piccolo gruppo di amici.
Sangita Swechcha: Conversazioni mensili come “Chakati Bahas” sono caratteristiche uniche di bOOkahOlics. In che modo questa evoluzione ha trasformato la missione originale di promuovere la cultura della lettura in Nepal?
Saguna Shah:Martin Chautari, primarily envisioned as a research-based library, facilitated discussions that met the needs of researchers, social activists, journalists, and other professionals. In 2013, Prabhakar Gautam, a journalist and a fellow admin at the time, proposed the idea of hosting monthly discussions in that very space. Chautari welcomed the idea. Two years after its inception as a virtual platform, we launched Chakati Bahas, an initiative that bridged the gap between readers and writers by bringing them together in one space to engage in critical discussions about selected books.
The outbreak of COVID-19 disrupted many aspects of our lives that we had long taken for granted. Not only were all activities halted, but the fear of isolation, confinement to our homes, and maintaining social distance from one another was overwhelming. During this time, the current team of admins Ganesh Karki, Mohit Joshi, Sanjit Bharati, Richa, Bibek Mishra, and Karmath Subedi — came up with the idea, during a casual virtual meeting, to host an hour with the authors each evening. The goal was to have authors share their experiences as readers, their writing journeys, their books, or anything else they wished to discuss with their readers. While some authors were enthusiastic, others were initially skeptical. This initiative continued for one hundred days with one hundred consecutive sessions. We had never imagined that this would become something we eagerly anticipated each evening, but it provided a significant sense of solace.
Saguna Shah: Martin Chautari l’ha concepita all’inizio come una biblioteca basata sulla ricerca, ha facilitato i dialoghi per soddisfare le esigenze di ricercatori, attivisti sociali, giornalisti e altri professionisti. Nel 2013 Prabhakar Gautam, un giornalista e all’epoca collega amministratore, ha proposto di ospitare conversazioni mensili proprio su questa piattaforma. Chautari ha accolto l’idea. Due anni dopo il suo esordio come piattaforma virtuale, abbiamo lanciato Chakati Bahas, un’iniziativa che ha colmato il divario tra i lettori e gli scrittori unendoli in un unico spazio per partecipare a discussioni critiche su libri selezionati.
La pandemia del COVID-19 ha sconvolto molti aspetti delle nostre vite che per molto tempo abbiamo dato per scontati. Non solo sono state interrotte tutte le attività ma anche la paura dell’isolamento, il confinamento nelle nostre case e il distanziamento sociale sono stati angoscianti. Durante questo periodo, il team attuale di amministratori Ganesh Karki, Mohit Joshi, Sanjit Bharati, Richa, Bibek Mishra e Karmath Subedi — durante un casuale meeting virtuale ha avuto l’idea di ospitare ogni sera un’ora di incontro con gli autori. L’obiettivo era quello di far condividere agli autori le proprie esperienze di lettori, il loro percorso di scrittura, i loro libri o qualsiasi altra cosa che volessero discutere con i loro lettori. Mentre alcuni autori erano entusiasti, altri erano inizialmente scettici. Questa iniziativa è continuata per cento giorni con cento incontri consecutivi. Non avremmo mai immaginato che ciò sarebbe diventato qualcosa che aspettavamo con ansia ogni sera ma ciò ci ha dato un grande conforto.

Chakati Bahas, un forum di discussione di BOOkahOlics. Immagine inviata dall’autore, utilizzata con l’autorizzazione.
Sangita Swechcha: Dalla sua prospettiva, come è cambiata la cultura della lettura nel corso degli anni in Nepal, specialmente con l’ascesa delle piattaforme digitali e dei social media?
Saguna Shah:We have grown from a small group of readers to a community of nearly twenty-six thousand members, and the number continues to rise. With the advent of digital platforms and social media, we have witnessed significant changes over the past decade. Books have become more accessible, not only in print but also in audio formats. Numerous groups and communities of writers and readers have emerged, such as Shabdapath, Aahwaan, Random Readers’ Club, Gunjan, Sahitya Post, and The Gorkha Times, to name a few. Whereas there was once only the Nepal Literature Festival, now there are many literary festivals. Additionally, communities of literary enthusiasts have sprung up in nearly every town, contributing to the flourishing reading culture.
Mist and Mountain, an international creative platform based in Scotland, in collaboration with bOOkahOlics, organized a Creative Writing Retreat in Kathmandu in 2022. The retreat was led by Amal Chatterjee, an author and senior tutor and assistant course director at Oxford University’s Creative Writing Programme, and Nabin K. Chhetri, an author and poet at the Scottish Book Trust (UK). The workshop was designed to help creative writers and poets refine their craft. Our plans for another workshop soon underscore that such initiatives are made possible by the goodwill bOOkahOlics has earned over the years.
Saguna Shah: Siamo passati dall’essere un piccolo gruppo di lettori a una comunità di circa ventisei mila membri e il numero continua a crescere. Con l’avvento delle piattaforme digitali abbiamo assistito a cambiamenti significativi nell’arco del decennio scorso. I libri sono diventati più accessibili, non solo in formato cartaceo ma anche nei formati audio. Sono nati numerosi gruppi e comunità di scrittori e lettori, quali Shabdapath, Aahwaan, Random Readers’ Club, Gunjan, Sahitya Post e The Gorkha Times, per citarne alcuni. Mentre una volta c’era solo il Nepal Literature Festival, oggi ci sono vari festival della letteratura. Inoltre, sono sorte in quasi tutte le città comunità di appassionati di letteratura che contribuiscono a far fiorire la cultura della lettura.
Mist and Mountain, una piattaforma creativa internazionale con sede in Scozia, in collaborazione con bOOkahOlics, ha organizzato un ritiro di scrittura creativa a Kathmandu nel 2022. Il ritiro è stato guidato da Amal Chatterjee, un autore e tutor esperto e assistente del direttore del corso di scrittura creativa all’università di Oxford e Nabin K. Chhetri, un autore e poeta allo Scottish Book Trust (UK). Il workshop era stato concepito per aiutare gli scrittori creativi e i poeti ad affinare le loro tecniche. I nostri piani per un altro workshop a breve sottolineano che queste iniziative sono state possibili grazie all’apprezzamento che bOOkahOlics si è guadagnato nel corso degli anni.
Sangita Swechcha: Quali pensa che siano le sfide che la letteratura nepalese deve affrontare oggi per raggiungere un pubblico più ampio, sia a livello locale che internazionale?
Saguna Shah:We are rich in cultural diversity and literature, with phenomenal works written not only in Nepali but also in other regional languages. However, only a few of these have been translated into English. There is no shortage of progressive authors who have been writing for years, but to gain global recognition, translations are crucial. While much foreign literature is widely read in Nepali through translations, the reverse — Nepali literature translated into other languages — remains quite sparse. Nepali authors who primarily write in English often face challenges in gaining widespread recognition. This could be due to various factors, including the limited reach of English-language publications in Nepal, a preference for local languages, or simply the smaller audience for English literature in a primarily Nepali-speaking country. Increasing visibility and fostering cross-cultural exchange are essential.
Saguna Shah: Abbiamo una grande ricchezza di diversità culturale e di letteratura, con opere maestose scritte non solo in nepalese ma anche in altre lingue regionali. Però, solo poche di queste sono state tradotte in inglese. Non mancano gli autori progressisti che hanno scritto per anni ma per avere un riconoscimento a livello mondiale, le traduzioni sono fondamentali. Mentre molta letteratura straniera viene letta ampiamente in Nepal attraverso le traduzioni, il contrario — letteratura nepalese tradotta in altre lingue — è abbastanza raro. Gli autori nepalesi che scrivono principalmente in inglese spesso hanno difficoltà ad avere un ampio riconoscimento. Questo può avvenire a causa di vari fattori, tra cui la portata limitata delle pubblicazioni in lingua inglese in Nepal, la preferenza per le lingue locali o semplicemente un pubblico più ridotto per la letteratura in lingua inglese in un paese in cui si parla prevalentemente nepalese. È essenziale aumentare la visibilità e promuovere lo scambio interculturale.