Benedetto XVI condanna di nuovo la contraccezione

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Sono passati 40 anni da quando, nel 1968, Paolo VI promulgo’ la enciclica “Humanae Vitae” condannando la contraccezione e chiudendosi nel proprio e meritato tormento interiore e chiudendo la Chiesa nella solitudine e nell’isolamento piu’ neri di una societa’ civile che stava vivendo uno degli anni piu’ burrascosi del ‘900.

40 anni non sono un bruscolino, eppure proprio oggi, al ricordare quell’avvenimento, Sua Papita’ Giovanni Razzo 16 ha ribadito che la contraccezione e’ male (poi tanto la gente muore di AIDS!) e ammette perfino che molti fedeli “trovano difficolta'” a comprendere questa posizione.

Usa un eufemismo e butta la responsabilita’ sulla gente che non capisce. In realta’ avrebbe detto “Molti fedeli non vogliono seguire i nostri precetti”, ma, si sa, la Chiesa parla con parole edulcorate, ambigue e soprattutto ammiccanti e alludenti.

Il linguaggio della Chiesa e’ sempre e comunque poco chiaro, mai aperto e proteso verso una falsa prudenza che, tuttavia, non ammette repliche, e’ una senteza senza appello passata in giudicato che viene fatta passare come un consiglio o un invito.

Tanto poi i figli degli altri li campa lei.

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