Alla “lotteria dei rigori” non ci sono eroi

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La chiamano “lotteria dei rigori”. Una lotteria è una cosa a cui si può vincere, sì, ma nell’immaginario collettivo è caratterizzata da una buona dose di fortuna. La fortuna ha ben poco a che vedere con la bravura, con il saper fare, con il saper giocare.

Nel vincere una lotteria non c’è nessun merito intrinseco. E’ come vincere a testa o croce. Nei rigori c’è qualcosa in più. Ma nulla esclude che una partita possa essere persa per un’emozione, una distrazione, una deconcentrazione. Cioè per un “quid” imperscrutabile che può cambiare la vita in un senso o nell’altro.

E noi siamo qui a parlare di “eroi”, di “impresa”, di “sogno”, di “sofferenza”, di “merito”.

Abbiamo le idee molto confuse.

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