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Mese: Gennaio 2025
Letteratura femminista sotto attacco: la controversia su ‘Cometierra’ in Argentina
L’attacco del governo di Milei contro la letteratura è controproducente

Creazione con la copertina del romanzo Cometierra, di Dolores Reyes. Immagine creata da Global Voices con Canva.
All’inizio di novembre, la letteratura femminista argentina si è trovata nel mezzo di una polemica. La vice presidente argentina, Victoria Villarruel, ha denunciato attraverso il suo account X (in precedenza Twitter) che il capo di governo della provincia di Buenos Aires, Axel Kicillof, sembrava stesse distribuendo il romanzo Cometierra nelle classi della provincia [es, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], e ne ha definito il contenuto come “degradante e immorale” citando alcune parti con scene sessuali.
Cometierra, di Dolores Reyes, è una delle opere femministe che l’attuale governo argentino cerca di censurare, giustificando la scelta per la presenza di “contenuti sessuali espliciti” non adatti agli adolescenti. La campagna ha come obiettivo il ritiro di questi libri dalle biblioteche scolastiche e pubbliche, ma fino ad ora non ha avuto successo.
Un grido contro la violenza machista e un ode ai legami sani
Dalla sua pubblicazione nel 2019, Cometierra ha venduto più di 70.000 copie ed è stata tradotto in quindici lingue.
Il libro verte intorno al femminicidio e racconta la vita di una giovane veggente della periferia di Buenos Aires (conosciuta come conurbano bonaerense) chiamata “Cometierra” [Mangiaterra]. Grazie a un dono speciale, può trovare persone scomparse – di solito donne, bambine e bambini – mangiando una manciata di terra calpestata da queste persone.
Disgraziatamente, come se fosse cosa di tutti i giorni, la maggior parte delle volte queste persone sono state assassinate in modo violento. Anche la stessa Cometierra, a sua volta, è orfana a causa di un femminicidio: quando era piccola, suo padre ha picchiato a morte sua madre.
Anche se la storia affronta situazioni estremamente tragiche, mette in risalto allo stesso tempo i legami affettivi, la protezione di un fratello maggiore, le amicizie vicine che ci sostengono e rafforzano, la cura e l’amore.
Nel 2023, Dolores Reyes ha pubblicato il suo secondo romanzo, Miseria, che narra il seguito della vita di Cometierra, di suo fratello e di sua cognata, Miseria, nella città di Buenos Aires.
Perché tanto scandalo?
Nel settembre 2023, il governo della Provincia di Buenos Aires ha lanciato il programma Identità Bonaerensi, che include un catalogo di più di cento opere letterarie di narrativa e saggistica che si identificano con il territorio, le tradizioni e l’identità culturale della provincia. Così, sono state comprate migliaia di copie da dare alle scuole secondarie e per adulti, scuole tecniche, istituti per la formazione dei docenti, biblioteche pubbliche e popolari e biblioteche penitenziarie. Tra queste opere c’era Cometierra.
Il catalogo è stato associato per errore al programma di Educazione Sessuale Integrale (ESI) [en], il cui contenuto è obbligatorio a tutti i livelli. Non è così, dato che il catalogo è legato a un programma non obbligatorio per sostenere la lettura e fornisce raccomandazioni dettagliate sull’età minima e sull’accompagnamento da parte degli insegnanti per questa e altre opere.
Approfittando della polemica, un’associazione per la difesa del “benestare dei bambini, bambine e adolescenti” ha presentato una denuncia penale contro il Direttore Generale della Cultura ed Educazione della Provincia di Buenos Aires, Alberto Sileoni, per “corruzione di minori, diffusione di materiale pornografico a minori e abuso di potere”.
A causa di questo scandalo, Dolores Reyes riferisce di aver ricevuto infinite minacce e attacchi attraverso le reti social. In risposta alle accuse della vicepresidente in merito al suo romanzo, l’autrice ha dichiarato a Infobae:
Cometierra es una forma de narrar un pedido de justicia: una chica que falta, una historia que fue silenciada, y por lo tanto no escuchada. El silenciamiento es una de las armas más efectivas de la violencia de género.
Cometierra è una forma di raccontare una richiesta di giustizia: una ragazza scomparsa, una storia messa sotto silenzio e, quindi, non ascoltata. Il silenzio è una delle armi più efficaci della violenza di genere.
Un desolante #25N per l’Argentina
Il 25 novembre è stata la ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne [en], una data che viene celebrata dal 1999 in seguito a una risoluzione delle Nazioni Unite in onore delle sorelle Mirabal, brutalmente trucidate dalla dittatura di Rafael Trujillo nella Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960.
Tuttavia, è la prima volta che l’Argentina vive questa giornata in mezzo a un evidente regresso e negazionismo istituzionale sulla violenza di genere. In un paese nel quale si sono registrati 168 femminicidi solo nel primo semestre del 2024, 31 dei quali preceduti da una denuncia (17 con misure cautelari in vigore) e dove almeno 155 minori hanno perso la loro madre per femminicidio. Le politiche riguardanti l’uguaglianza di genere e l’accompagnamento sembrano essere più un fastidio che una priorità.
Non appena ha assunto il mandato, il governo di Javier Milei, del partito La Libertad Avanza, ha iniziato lo scioglimento del ministero delle Donne, Generi e Diversità e lo ha ridotto a un sottosegretariato per la Protezione contro la violenza di genere che, in meno di tre mesi, è stato chiuso definitivamente. In questo modo ha eliminato i fondi per i programmi di sostegno alle donne e alle diversità sessuali e ha lasciato senza protezione migliaia di vittime della violenza machista.
Nel febbraio 2024, il Governo ha anche annunciato la chiusura dell’Istituto Nazionale contro la Discriminazione, la Xenofobia e il Razzismo (INADI) dichiarando che era “la polizia del pensiero cristinista” (da Cristina Fernández de Kirchner, la ex presidente e, in seguito, ex vice presidente dell’Argentina). Sono state licenziate più di 400 persone che lavoravano in sedi di tutto il paese nell’ambito della protezione dei diritti delle minoranze. La chiusura definitiva si è concretizzata nell’agosto 2024.
Come se non fosse sufficiente, e in un contesto inflazionario che aggrava già di per sé la situazione, nell’agosto 2024, il Governo di La Libertad Avanza ha introdotto delle modifiche al Programa Acompañar, che dà assistenza economica alle vittime della violenza di genere e ha ridotto da sei a tre mesi l’assegno economico equivalente al Salario Minimo Vitale e Mobile, fatto che ostacola il processo di allontanamento dalle violenze.
A tutte queste misure contro la sicurezza e l’accompagnamento delle vittime di violenza di genere, se ne aggiungono molte altre che colpiscono le grandi conquiste in materia di genere ed uguaglianza. Tra di queste, risaltano l’eliminazione della risoluzione che richiedeva parità di genere nelle aziende e nelle associazioni civili, le modifiche alla Legge Micaela, che rendeva obbligatoria la formazione sulle questioni di genere per i membri dei tre poteri dello Stato e che ora è un requisito solo per chi lavora “negli organismi competenti del settore”.
È stato inoltre interrotto il programma Registradas, che promuoveva l’inserimento formale delle lavoratrici domestiche nel mercato del lavoro; sono stati proibiti l’uso del linguaggio inclusivo e tutti i riferimenti alla prospettiva di genere nell’amministrazione pubblica; ed è stata eliminata la moratoria provvisoria, le cui principali beneficiarie erano le donne, dato che potevano andare in pensione senza raggiungere i 30 anni di contribuzione. Di norma, sono le donne che hanno lavori non regolamentati o che abbandonano il mercato del lavoro una volta diventate madri o per doversi occupare della famiglia, per cui questa misura colpisce direttamente questa parte della popolazione.
Queste sono solo alcune delle politiche adottate dal governo argentino nella sua “battaglia culturale” conservatrice e regressiva che va a scapito dell’assetto democratico in vigore negli ultimi quarant’anni.
Ciò che colpisce, inoltre, è che sembra che il Governo scelga delle date speciali per dare attuazione a queste politiche. Ad esempio, l’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, ha cambiato il nome del Salone delle Donne argentine del Bicentenario della Casa Rosada in «Salón de los Próceres» [Sala dei Personaggi illustri] insinuando che il nome precedente rappresentava una presunta discriminazione alla rovescia. Il Salone delle Donne era uno spazio creato dalla ex presidente Cristina Fernández de Kirchner per onorare il ruolo e il lascito delle donne nella storia argentina.
Approfondimento [it]: Cosa hanno in comune Argentina, Perù, Honduras, El Salvador e Uruguay? Il declino dei diritti delle donne.
Il 15 novembre, dieci giorni prima del #25N, l’Argentina è stato l’unico paese che ha votato contro una risoluzione delle Nazioni Unite per eradicare la violenza contro le donne. Quasi contemporaneamente veniva lanciata questa campagna di discredito contro la letteratura femminista, specialmente quella che affronta il problema della violenza contro le donne.
De vanguardia a verguenza: Argentina en el 25Nhttps://t.co/A84PCP42jj
— Luciana Peker (@lucianapeker) November 25, 2024
Dall’avanguardia alla vergogna: l’Argentina il 25N
Infine, l’annuncio più recente di Milei, il 27 novembre, è solo un altro elemento che si aggiunge alla sua battaglia contro quello che chiama l’“agenda di genere”: eliminerà per decreto la carta di identità non binaria, introdotta nel 2021 dopo molti anni di lotta delle organizzazioni LGTBIQ+ e che ha reso l’Argentina il primo paese della regione a riconoscere altre categorie di genere oltre al binarismo.
Oltre a Cometierra, sono state messe in discussione altre novelle di autrici femministe: Las primas, di Aurora Venturini; Si no fueras tan niña, di Sol Fantin; e Las aventuras de la China Iron, di Gabriela Cabezón Cámara, incluse anche nel catalogo di Identidades Bonaerenses.
La resistenza collettiva
Gli appelli a letture collettive de Cometierra hanno preso piede in diversi spazi culturali e accademici come risposta diretta ai tentativi di censura promossi da settori governativi. Questi eventi hanno riunito scrittori, lettori e organizzazioni sociali in biblioteche, teatri e altri spazi pubblici con l’obiettivo di dare visibilità all’opera di Dolores Reyes e difendere l’accesso libero alla letteratura.
Uno degli incontri più rilevanti ha avuto luogo nel teatro Picadero, a Buenos Aires, dove più di cento scrittori e scrittrici hanno partecipato a una lettura pubblica del romanzo. Queste attività, oltre a sostenere l’autrice, hanno contribuito a generare un dibattito intorno all’importanza della libertà di espressione e al ruolo della letteratura come riflesso delle problematiche sociali.
E questa valanga di manifestazioni di appoggio e proteste si somma al risultato quasi inevitabile quando si cerca di censurare un’opera: un record di vendite nelle ultime settimane che ha reso Cometierra l’opera più venduta, anche più della sud coreana Han Khan, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2024.
Non è la prima volta che una “campagna pubblicitaria” non intenzionale del Governo libertario argentino sostiene le carriere delle donne che attacca o che cerca di screditare: alla fine di settembre, il video della cantautrice e attrice Lali Espósito, nel quale si prendeva gioco degli attacchi di Milei contro di lei, è diventato il più visitato a livello mondiale.